L’Archivio di Stato di Salerno ospita la seconda tappa della mostra ioSono del pittore Pietro Loffredo e del fotografo Nando Calabrese
ioSono
Il 23 novembre 2023, alle ore 16.30, alla Biblioteca Nazionale di Napoli (Sala di Bibliografia), si inaugura la mostra, IoSono, di Pietro Loffredo e Nando Calabrese. Intervengono: Ilaria Perrelli, presidente della Consulta regionale per la condizione della donna, Maria Iannotti direttrice della biblioteca, Linda Irace, curatrice della mostra, Mario Rovinello, casa editrice La valle del tempo. Accompagnamento musicale a cura degli alunni del Liceo Palizzi coordinati da Chiara Mallozzi e Messina Sabrina.
La mostra-appello è il “grido di dolore” che i due artisti lanciano di fronte alle violenze di cui sono vittime ogni giorno le donne: donne di ogni cultura, etnia, estrazione sociale, accumunate da storie spesso simili. Donne comuni, come i volti che scorrono in mostra, noti o sconosciuti. [foto1. l’attrice Antonella Stefanucci, madrina dell'iniziativa].
Le 12 opere scaturiscono dagli scatti fotografici di Nando Calabrese, che incrociano il segno pittorico di Pietro Loffredo, in una sorta di magia scaramantica che affida all’arte la difesa di quei volti femminili: al centro del progetto dei due autori, che raffinano e rafforzano la loro collaborazione, si afferma quell’ ioSono, io esisto, che in tutta la sua forza si manifesta individuale, irripetibile.
In occasione dell’inaugurazione Pietro Loffredo e Nando Calabrese si esibiranno in performance, disegni e scatti fotografici dal vivo che coinvolgeranno il pubblico presente, in un gioco di rimandi ai segni propiziatori delle opere e di provocazioni per cercare [nel’assenza delle Istituzioni] in amuleti e magia gli strumenti per proteggersi dalla violenza.
La mostra promossa dall’associazione “TempoLibero” rientra nelle iniziative della Biblioteca napoletana per celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al giovedì ore 12 e ore 16, venerdì solo ore 12,00 fino all’ 8 gennaio 2024. Dopo Napoli le opere saranno esposte in varie città italiane.
I due autori, che più volte hanno collaborato tra loro, hanno all’attivo numerose esposizioni, personali e collettive
Nando Calabrese
Gran parte della sua esperienza fotografica è maturata nel mondo dell’arte. Da anni, “racconta” con le sue immagini le mostre d’arte contemporanea che si svolgono a Napoli e dintorni, è autore di numerosi cataloghi d’arte ed ha esposto in personali e collettive a Napoli, Parigi, Roma, Miami.
Pietro Loffredo
Napoletano, ha esposto a Roma, Venezia, Napoli, Bastia, Montecarlo, Parigi, Berlino, Barcellona. Le sue opere sono state esposte presso i musei di Castel Sant'Angelo in Roma, il Dar Bach Amba di Tunisi, la Fondazione Orestiadi di Gibellina e il St. James Cavalier - Centre For Creativity de La Valletta. La costante ricerca artistica lo porta a sperimentare tecniche diverse ed ad individuare una peculiare cifra stilistica nella scelta di soggetti privilegiati (angeli neri, cornetti)
Parteciperanno all’evento inaugurale la direttrice dell’Archivio, Fortunata Manzi, entrambi gli Artisti, la giornalista Erminia Pellecchia, l’attrice Antonella Stefanucci (madrina della mostra), la cantante lirica Sabrina Messina (tra le donne fotografate) – la curatrice, Clorinda Irace, Mario Rovinello, responsabile della Casa editrice La valle del tempo e la giornalista Annamaria Barbato Ricci, già responsabile dell’Ufficio stampa della Commissione Nazionale Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La Mostra-appello si inserisce nel progetto complessivo dell’Archivio di realizzare un focus sulla condizione femminile e rappresenta il “grido di dolore” di due Artisti di grande sensibilità, di fronte alle violenze di cui sono vittime ogni giorno le donne di ogni cultura, etnia, estrazione sociale, accumunate da storie spesso simili pur in luoghi e contesti diversi. Donne comuni, come i volti che scorrono in mostra, noti o sconosciuti, in una rappresentazione dolorosa e veritiera da parte di due uomini “speciali”.
Le 12 opere incrociano gli scatti fotografici di Nando Calabrese e il segno pittorico di Pietro Loffredo, in una sorta di magia scaramantica che affida all’arte la difesa di quei volti femminili: al centro del Progetto dei due Autori, che raffinano e rafforzano così la loro collaborazione, si afferma quell’ ioSono, io esisto, che in tutta la sua forza si manifesta individuale, irripetibile. Il progetto itinerante ha preso il via lo scorso 25 novembre 2023, presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, riscuotendo interesse e successo. In occasione dell’inaugurazione Pietro Loffredo e Nando Calabrese incontreranno il pubblico: sarà un’occasione per parlare di donne e di problematiche inerenti l’emancipazione femminile in tutti i campi e delle resistenze sociali e culturali che essa incontra